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CORNA MERITATE: LA VITA DI UN CUCKOLD EP. 1 - LA MIA ADORATA VALENTINA CON BULL KLAUS


di BULLMATUROEXATTHARD
24.09.2022    |    7.072    |    0 7.0
"Valentina è un fiume in piena, e molto probabilmente al di là del filo, Leda ha raggiunto un grande senso di eccitazione..."
Dedicato a Camillo Casati Stampa e a tutti i Cuckolds

Di Euno Marcasati

Premessa

Tutta la storia che segue è vera.
Solo un attimo per presentarmi: sono Euno (che sta per Eunuco ) Marcasati che sta per Marchese Casati Stampa: il più grande punto di r ferimento di noi cornuti convinti italiani.
Camillo fu il nostro antesignano. Le foto che vedete sono della straordinariamente bella moglie Anna Fallarino.
Purtroppo, la storia finì con un omicidio/suicidio: ero un adolescente quando successe e la cosa mi segnò in modo pro fondo e non mi ha mai abbandonato. Ho sempre avuto un
irrefrenabile desiderio di avere una donna bellissima ed esserne cornficato: ci sono riuscito!
Racconto qui, nei minimi dettagli, l’episodio più emozionante che ho vissuto.
Ma andiamo alla storia!

La preparazione del Cuckold

"Valentina è bellissima: la sua pelle candida splende sullo stupendo vestito nero attillato e cortissimo fatto da una minigonna mozzafiato ed un bolerino chiuso da un unico bottone; i tacchi altissimi e la vita nuda e così stretta la rendono più bella che mai; i seni spiccano fuori dal bolerino che arriva a coprire appena i capezzoli.
I suoi occhi neri brillano maliziosamente mentre cosparge il mio pene di anestetizzante: quel suo visetto da bambolina, quello sguardo tra l'imbarazzato e il crudele fa splendere i suoi occhi neri da cerbiattina; l’anestetizzante trasforma il mio pene in un pezzo di gomma privo di ogni sensibilità.
Mani affusolate e sapienti accudiscono il pene non per il piacere, ma per togliergli virilità: e questo le garba alquanto, quasi fosse sconveniente che un pene possa ergersi. O perlomeno il mio. Finita l'incremazione d'anestetico prende con cura un drappo di seta e vi ci avvolge con cura il pene: lo sguardo è compiaciuto, come quando un lavoro viene particolarmente bene; per terminarlo, chiude il pacco con una cordicella color cremisi.
Con gesto lento e solenne, chiude la cintura di castità, mentre si mordicchia il labbro inferiore, prende la chiave a brucola e avvita per bene, poi con il lucchetto chiude tutto e i fila la chiave lascia cadere nella sua scollatura, ma il bolerino è talmente piccolo che la chiave scivola sui seni e cade per terra.
Mi guarda, poggia la punta delle sue unghie sui capezzoli che comincia a martoriare in punta in punta: " Guarda cosa hai fatto! La chiave del tuo inutile arnese è caduta: raccoglila!". Gli occhi neri a mandorla brillano nel compiacimento dell'umiliazione inflittami.
Mi chino, raccolgo la chiave e, per alcuni istanti la vedo dal basso: è il sogno di una bellezza sconcertante: le curve corrono lassù, verso l'alto, verso il suo viso d'angelo, verso il suo cuore da demonio.
"Già che sei lì, lecca bene quella macchia di fango sulla mia scarpa! Suu!"
Obbidisco, mi rimetto in ginocchio e porgo la chiave, come si potrebbe porgere un calice. La prende con fretta e la i fila nella borsetta firmata che le ho regalato.
Va verso l’armadio, prende un cappottino lungo, lo indossa lasciandolo sbottonato dalla vita in giù. Io invece indosso solo cintura di castità e scarpe con tacchi a spillo.
Sta per uscire quando si ferma: ha dimenticato qualcosa. Sì ha dimenticato di applicarmi due pinze da elettronica con pesi ai capezzoli; li prende si avvicina a me, tocca appena la punta dei miei capezzoli e con molta, molta cura, chiude i morsetti proprio sull'aureola di punta; trattengo a stento un urlo di dolore, ma una smorfia sfugge e Valentina non gradisce.
"Vai al tavolo, subito!" So quello che devo fare e lo devo fare presto: devo andare sul tavolo e sdraiarmi a pancia in giù e gambe in terra ben aperte.
Solo pochi secondi di interminabile attesa e arriva una sonora st filata sul sedere; la riconosco: è cane in bambù.
"Possibile che ancora non lo hai capito?!" - e giù una seconda st filata "Tu devi sof-fri-re ! Hai capito?" e la terza staffilata colpisce proprio nello stesso punto della prima " Ti ricordo che non sei un maschio vero! Sei un vecchio incapace di fare godere una donna! Non hai cazzo e con quel poco che hai vieni subito!" e giù altre st filate" Eh! pic indolor! I veri maschi, quelli con un bel fisico e che sanno far godere le donne per ore, quelli possono godere!"
Si ferma un attimo, gira accanto a me e apre il cappotto: "Guarda! guarda che pezzo di grandissima strafica che ti sei sposato! Guarda che vita stretta! Guarda che gambeee! Guarda le più belle tette d’Italia! Sei compagno di scuola al liceo di mio Padre! Mi conosci da sempre! Non lo sapevi che mi piace il sesso? Non pensavi che una ragazza così giovane e bella dovesse venire soddisfatta? Lo sai che se non scopo almeno 2 volte al giorno mi viene il mal di testa? Ahh certo non per qualche secondo! Un Maschio vero fa godere una donna per ore! Capito! Ore! Lo sai che stamattina quando sei uscito hai fatto un casino e mi sono svegliata?!" e il colpo che infligge è carico di tanta veemenza che ha più forza di tutti i precedenti messi assieme " Lo sai o non lo sai che se mi sveglio prima di mezzogiorno la pelle mi si avvizzisce?!".
Chi è Valentina
E’ tutto vero: Lei è la figlia di un mio amico fin da ragazzo ed una splendida modella Danese che lo lasciò per un ragazzo di 18 anni, coetaneo della figlia: il mio amico ha sofferto come un cane. E la figlia ha preso tutta la stronzaggine e troiaggine della madre, ma è molto più bella, ancora di più!
Ho sempre frequentato casa loro e fin da piccola era viziatissima e pretenziosa: aveva tutti gli atteggiamenti seduttivi, presuntuosi e pe fidi della madre.
Appena sviluppata ha cominciato a scopare tutti i ragazzini più belli, ed era la madre che la incitava.
Io sono appassionato di fotografia e l’ho sempre fotografata
Quando ebbe 18 anni accettò (su consiglio della madre, verrò poi a sapere) a venire al mare con me per fare delle foto artistiche.
Mi crederete se vi dico che il desiderio tracimò dentro di me: privo del lume della ragione caddi in ginocchio davanti a Lei ansimando e urlai: “Valentina, TI AMO!” Lei non si scompose: aveva le idee chiarissime, d’altra parte mi aveva visto mille volte guardarla con eccitazione, fin da bambina.
Fu allora che mi propose il patto scellerato: lei mi avrebbe sposato! Il mio più grande sogno segreto ed inarrivabile! MA non avremmo mai avuto alcun rapporto sessuale: lei avrebbe avuto l’assoluta libertà di fare sesso con chicchessia, avrei dovuto provvedere ad ogni sua esigenza a cominciare dai capricci, sessuali e non.
Accettai, accettai subito! Appena accettai mi fece baciare il suo seno ed accarezzare la sua coscia: fu il primo ed ultimo rapporto fisico che avremmo avuto; lo fece con un preciso e feroce obiettivo: farmi appena assaggiare il piacere che mi sarebbe stato poi sempre negato per essere invece concesso ad altri: quel ricordo mi avrebbe martoriato per l’intera esistenza. Appena le baciai il seno venni nei pantaloni: Lei lo capì e mi chiese di tirare fuori il mio pene: appena tirai fuori il mio minuscolo membro, grondante di sperma come un dodicenne con un giornaletto, Lei scoppiò a ridere: “Ma quello me lo chiami cazzo?!!-“Ma dico! Neppure un bacio e vieni nei pantaloni? Chi sei? Pic Indolor!”.
Klaus
Dopo alcuni secondi di silenzio si calma e "Ora andrò a conoscere Klaus, se mi piacerà lo porterò qui: tu indossa i tacchi a spillo, r fai la stanza da letto, lava tutti i piatti e attendi il mio ritorno"
Non so quanto tempo sia passato, ma il dolore ai capezzoli era fortissimo, soprattutto quando mi chinai a r fare il letto.
Avevo appena finito di lavare i piatti quando la porta si aprì, Lei è con Klaus
Klaus avrà più o meno la mia età, ma è tutta un'altra cosa: alto circa 1.90, spalle larghe con fisico possente e sportivo: non è magrissimo, ma si vede un corpo muscolare, d’altronde era un viso noto: lo avevo incrociato al Circolo: lui in Palestra e io in sala Carte
Proprio il fatto che non fosse il solito perfetto pezzo di carne ventenne, ma un uomo perfettamente comparabile a me per età ed estrazione che mi bruciava: soffrivo un confronto diretto. E lei lo sapeva.
Valentina mi porge il cappotto di ambedue: mi guarda, ma non mi saluta. Si accomodano sul divano. "Bella casa… come la Padrona!" esclama lui. " Un largo sorriso accoglie il complimento "Beh se ti piaccio, cosa aspetti: a me piace essere accarezzata dai bei uomini; non badare a lui: è solo il mio marito eunuco!”
Lui non se lo fa dire due volte: la avvinghia alla vita - Ma che vitino splendido!"- per poi scorrere le mani lento, ma deciso lungo i fianchi, ma il tragitto non è lungo: la gonna è talmente corta che le gambe sono raggiunte in poco tempo e così le mani risalgono sotto la gonna. Lei apre il bolerino offrendo un seno splendido, sodo e vellutato, sormontato da due capezzoli eretti.
Passa la mano sulla nuca di Klaus e appoggia il suo viso sul seno. Klaus succhia avidamente la freschezza dei seni. "E le mie gambe non ti piacciono?"- "Sono splendide!" dice Klaus, mentre sfila una calza palpeggiando ogni millimetro della coscia snella e tornita. "Passa la calza a mio marito!”. Io la prendo in mano, permettendo a Klaus di ripetere con ancor maggiore lentezza l’operazione sull'altra gamba.
"Scusa un attimo Klaus!" dice Valentina ferrando sul mobile due magneti: si alza e si volge verso di me- "Mostra il petto e offrimi i tuoi seni!". Io obbedisco. Valentina applica i magneti alle pinze; tiene i pesi in mano mentre mi dice. "Sai che ora proverò un lungo e spasmodico godimento con questo VERO stallone, il mio piacere sarà ancora maggiore nel vedere la tua sofferenza!". Poi lascia cadere i pesi: io trattengo un gemito: un dolore intenso e penetrante.
Nel frattempo, Klaus si è alzato in piedi e sul suo viso splende un virile sorriso. Le cinge la vita sussurrandole qualcosa all'orecchio." Vai a prenderci dello Champagne!" mi dice lei, mentre le sue braccia salgono al collo di Klaus. I due sono stretti in un voluttuoso, intenso e profondo bacio in bocca, mentre mi allontano. Quando torno con i calici di Champagne, Valentina e Klaus sono sul divano, impegnati in un petting bollente: le lingue dei due si attorcigliano tra loro, lui le palpa il seno con una mano, mentre i fila le dite dell'altra nel sesso.
Klaus prende delicatamente Valentina per i fianchi e la fa girare: Valentina docilmente si gira e si lascia sfilare la minigonna, mentre Lei con il viso poggiato sul divano si sfila il bolerino
Il culo di Valentina ha dell’incredibile: come può una donna che non ha un filo di grasso e neppure l’ombra della cellulite avere un culo così opimo?
Fatto sta che quel culo si stagliava lì, proprio tra le mani di Klaus
Lui si sfila la camicia, con gesto lento e deciso si apre la cinta dei pantaloni che si cala in un attimo: Valentina si volta, vede l’enorme membro si lecca le labbra con la punta della lingua: mai visto nulla di più virile. È lungo, ma soprattutto è largo, dritto, imponente.
I due ora sono completamente nudi ed eccitatissimi: mai quanto me!
Klaus appoggia le sue enormi mani sulle spalle di mia moglie e lentezza comincia ad accarezzarla lungo il corpo: scendendo lentamente con i pollici preme a cerchio attorno ad ogni protuberanza della colonna cervicale e dopo le dita le passa le labbra, mordicchiandola delicatamente
Valentina sta con gli occhi chiusi e il viso sognante poggiata sul cuscino del divano: mai vista così passiva, normalmente i maschi se li sbrana, ma con Klaus è diverso: è lui a condurre il gioco; credo che per Lei sia una emozione nuova e fantastica
Klaus scende con le mani fino alla vita, le mani riescono a toccarsi tanto è stretta; Valentina si contorce attorno alle mani, evidenziando fianchi e seni.
Ma le mani di Klaus per quanto grandi devono staccarsi quando scende ad accarezzare i fianchi e e il culo: la bocca si ferma sul tatuaggio che lei si fatto fare sul fondo schiena qualche settimana prima.
Poi continua e comincia mordere delicatamente il culo.
Le mani scivolano sotto l’inguine e con tono rassicurante le dice di lasciarlo fare: lei annuisce.
Klaus, all’improvviso, alza con decisione Valentina, si mette in piedi e voracemente.
“Klaus, ma quanta forza hai?!” e lui “Tanto tesoro tanta, io sono un maschio!!”
Valentina penzola a testa in giù, poggiando le mani sul divano, lui la tira più su e Lei si trova proprio davanti alla bocca un enorme fallo che ferra e si gode con voracità.
Si tratta di un incredibile 69 in piedi!
Non avevo mai visto i seni di Valentina penzolare al contrario: sono bellissimi anche così!
“Dio mi sento veramente posseduta! Posseduta dal Maschio!!” dice fra urla di piacere soffocate dal cospicuo ingombro che ha in bocca!
Klaus la appoggia delicatamente al divano e Lei prende un po’ di respiro.
Il pene è, turgido e carico, davanti al sesso di Valentina. Lei mi guarda: vuole che ferri il pene del Maschio e lo conduca con precisione nel suo ventre. Eseguo e osservo da vicinissimo l’ingresso dell’enorme membro nel sesso di mia moglie.
La solida e virile verga di Klaus punta, come una lancia, verso Valentina: l’ingresso è lento e accompagnato da un estenuante e crescente mugolio di Lei, osservo il glande allargare le labbra: quando il glande è tutto dentro, le labbra si richiudono dietro e il mugolio diviene un urlo di soddisfazione liberatoria.
Ma il pene continua il suo viaggio aprendosi il varco nel ventre di Valentina come una spada calda nel burro.
La cavalcata comincia. I fianchi di Valentina sono afferrati dalle possenti mani ed accompagnano il corpo di mia moglie nella penetrazione. Lei è a pecorina e vedo i suoi seni danzare la musica del ritmo estenuante del sempre nuovo virile penetrare di Klaus
Klaus fa scorrere le mani lungo il corpo facendola alzare sulle ginocchia e sfilando il pene.
Lei si gira e si baciano. Lui la stringe e la bacia in bocca con un bacio lungo e profondo. Le mani di ambedue sfogliano il viso dell’altro. Lei lo ricolma di baci e di carezze.
Poi lui i fila un dito nella fica e le comincia a baciare il seno.
Poi lei si corica e mi chiede di reinserire il pene del suo amante: la monta continua; Valentina s’inarca urlando in faccia a Klaus il suo godimento. Valentina mi chiede, singhiozzando di goduria, di tergere al fronte madida del suo amante.
Klaus ferra le splendide cosce di Valentina e si alza in piedi: lei stringe le gambe attorno al sedere di Klaus continuando a goderne il pene
Inizialmente Valentina appoggia le mani su un tavolo, Poi Klaus si gira e mi dice” Reggi le spalle della tua donna mentre me la possiedo!”. Eseguo e Valentina libbra a mezz’aria, mentre Klaus le infligge colpi forti e profondi. Non paga di vedermi aiutare la sua sc pata con il suo
amante, ferra i pesi che ho ai capezzoli e li tira al ritmo della sua penetrazione.
Anche io subisco il dondolare del corpo, ma i pesi ai capezzoli mi infliggono un dolore pari solo al piacere degli amanti. Poi succede una cosa atroce: Valentina, in un impeto di foga, mi strappa letteralmente le pinze dai capezzoli, lacerandoli e facendoli sanguinare: il mio urlo è straziante.
Ma Lei se ne frega: le mani di Klaus solcano con compiacimento la pelle di Valentina lungo tutto il corpo: è sua, completamente sua. Le urla di piacere di Valentina sono spezzate dalle risate liberatorie.
“Valentina: afferra i miei bicipiti!” le dice Klaus e Lei, con una docilità insolita, esegue: le dita di Valentina ferrano i muscoli turgidi e contratti dello stallone. Lui la prende da sotto il sedere e si mette a scoparla in piedi
Sembra non finire mai: lui la porta sulla libreria nel mio studio, la appoggia e la fotte, la fotte, la fotte.
Il climax aumenta sempre più: le urla di Valentina sembrano assumere il tono di “non ne posso più”, ma di certo non è così: è l’orgasmo di Lei che arriva , il ritmo aumenta fino al parossismo fino al culmine delle urla, lei si avvinghia su di lui quasi a stritolarlo, l'urlo diventa strozzato : Valentina è venuta.
Lui le sorride e baci cominciano a far trasparire qualcosa di diverso dal sesso.
In Valentina, direi per la prima volta, comincio a leggere qualcosa di più del solo sesso.
Si schiarisce la voce, espira profondamente ed appoggia la testa delicatamente sulla spalla di Klaus, lui l’accarezza.
Rimangono in piedi vicino alla libreria: lui la coccola con tenerezza e lo sguardo diventa dolce, ammirato, lei gli dà un bacio sulla guancia.
Qui mi sa che non è solo sesso sfrenato, qui mi sa che nasce un rapporto vero e proprio e il mio ruolo si assottiglierà ancora di più.
La Jacuzzi
“Tesoro, sei sudatissimo, ti prederai un malanno!”. E io? Ero sudato quanto loro, solo che la mia eccitazione era rimasta del tutto e i capezzoli mi sanguinavano, ma di un mio eventuale malanno non gliene calava alcunché. Anzi: “Schiavo! Porta subito a me e a Klaus un accappatoio e pr para un bagno caldo!”
Obbidisco subito: gli preparo la Jacuzzi con profumi presi in Giappone, metto una musica di sottofondo. “Schiavo!”
“Sì tesoro!” rispondo

“Hai visto? Dico ha visto? Klaus ha l’età tua! Quindi potresti! E invece? “
Io esito a rispondere” e invece?”. “Ehh invece io sono un vecchio flaccido, impotente, con un cazzetto piccolo! “
Mi squadra ed esclama “Va prendere la mia borsetta !!” “Scusa tesoro quale?”
“Ma come quale! quella che mi hai regalato a New York! Coglione! VAI AL TAVOLO!”
Oramai sapete cosa significa: sarò punito, è ovvio che non potevo sapere quale fosse la borsetta tra le innumerevoli che si è fatta comprare da me, ma sarò punito egualmente.
Corro al tavolo mi metto in posizione umiliante, ma lei urla “IMBECILLE LA BORSETTA! ALLORA!” “Mah tesoro, amore mio, mi avevi detto.”
“NON DISCUTERE COME TUO SOLITO: UBBIDISCI!” Corro a prendere la borsetta mi inginocchio, abbasso la testa e gliela porgo;
“era ora!” risponde.
Dalla borsetta tira fuori la chiave del lucchetto della mia cintura di castità, la apre, mi spacchetta ed esamina il mio cazzo: “Guarda Klaus! Ti sembra un cazzo questo?!” Era viola, turgido, livido. Per un momento accarezzo l’idea che Lei, mossa a pietà, possa farmi venire, ormai l’effetto anestetizzante è finito. Ma figurati! Lei non ha pietà: prende una candela, mi scappella e mi versa le cera sul glande! Sì proprio lì! Non era mai arrivata a tanto! Io urlo come un ossesso e lei continua imperturbabile.
“Che ti urli? che ti urli? È mai possibile che te lo devo ripetere tutte le volte: tu devi sof fri-re, so-frire! Hai capito? Il nostro rapporto è basato su un accordo molto chiaro: io devo godere allo spasimo e tu devi soffrire fino allo spasimo, a me tutto è dovuto: devi coprirmi di regali e soddisfare ogni mio capriccio! Se no ti lascio e ti porto via tutto, anche la camicia!”
“No, amore mio: tutto, ma abbandonato no! Ti imploro”
” Klaus. lo senti che verme?” Lui annuisce. Mi guarda e capisco senza che lei lo dica : al tavolo!
Sono prono sul tavolo: arriva una serie di colpi di Paddle, ogni colpo oltre al dolore in se, mi spinge i capezzoli martoriati; poi mi fa girare a pancia in su: mi rimette la crema anestetizzante e mi lega, con una corda ruvida, prima le palle fino a farle scoppiare : la pelle dello scroto è tesa fino all’inverosimile, lucida : francamente temo che possa danneggiarmi i testicoli, ma.. ma poi a che servono? Poi avvolge ben bene il pene soprattutto attorno al glande poi lega la corda al mio collo. “Poi dici che non penso mai a te! Stronzo!”

A quel punto Klaus le dice “Piccola, credo che la Jacuzzi sia pronta”
“Bene! Tu verme vai a prendere la ventosa!”
La ventosa è un enorme fallo in lattice duro con una ventosa per fissarlo a terra; è dotato di un motore a stantuffo, ma la caratteristica principale sono le dimensioni.
Si recano in bagno dove servilmente faccio accomodare nella vasca Klaus e accendo la vibrazione.
Poi installo la ventosa sul pavimento giusto davanti la Jacuzzi e mi ci inginocchio accanto “Beh allora: lo sai che devi fare no?”
Mi alzo, appoggio l’ano sopra il fallo, rilasso per quanto possibile i muscoli sfinterici, la dilatazione è enorme. Ma devo subire! Passato finalmente lo sfintere il retto avvolge il fallo e lo risucchia, fino alla prostata. A questo punto Valentina accende il motore e vengo devastato da vibrazioni, rotazioni e colpi nel culo. Ma quello è il mio destino.
Valentina si toglie l’accappatoio e scende nella Jacuzzi.
Di nuovo petting tra i due, ma stavolta c’è più tenerezza, giocano come due ragazzi; baci, carezze, palpeggiamenti, piccoli morsi. D’ogni tanto Valentina si immerge per giocare con il Fallo di Klaus: “Devo ammettere che il cazzo che si sta prendendo lo schiavo è più grosso del tuo” e giù a ridere.
Poi Valentina immerge il suo corpo e fa uscire solo il culetto (e non deve neppure inarcarsi per sfarlo emergere!)”
“Klaus, hai visto che culo che ho? Sono o non sono una stra stra figa? “
Klaus risponde” Ho avuto tantissime donne, ma nessuna mai strafiga come te! Neppure Traci Lords!”” Traci Lords! Ma dai!!”” Ti assicuro Valentina, da ragazzo ho fatto un film porno con lei a Los Angeles”
“Non .. non ci credo, daiiii!” “Valentina io non dico balle ce l’ho con me, poi te lo faccio vedere” “Non vedo l’ora!” chiosa Lei.
Cazzo quante pippe su Traci Lords! La più bella e sexy Porno Star della storia: le sue tette del tutto naturali erano famose e non solo per le dimensioni, comunque ragguardevoli, ma per la forma fantastica. Insomma, un’altra umiliazione: io mi sono sfranto di pippe con Traci Lords e lui se l’è scopata! Comunque, poi vediamo se è una palla.
Intanto i colpi dentro il mio culo continuano: che fine farà la mia prostata?

"Ora ridai rigidità al suo pene!" ordina Valentina uscendo dalla vasca e indossando un morbido accappatoio.”
Lui mi porge il fallo come con un orinatoio: vengo sodomizzato da un enorme cazzo in culo e devo suggere un enorme cazzo in bocca! Certo però che questo cazzo è fantastico!
Si ricomincia: in cucina "Vieni caro!" dice Valentina che cingendolo attorno alla vita lo accompagna teneramente in cucina
Li cominciano a parlare scambiandosi tenerezze: poi la cinta dell'accappatoio di Valentina cade e vedo tutte le sue curve dal basso; so di non essere degno di toccarle. Ma Klaus sì : la ferra e le tiene la coscia destra sul tavolo, mentre la sinistra scende a terra e comincia a trombarsela di nuovo; sembra come se cominciassero ora: Lei urla con goduria, come prima
Poi la fa scendere, la gira e si siede lui sul tavolo: la fa girare, la alza, si fa mettere il braccio sinistro attorno al collo e la possiede nella fica, ma da dietro.
Poi lui scende dal tavolo, ma continua a fottere Valentina nella stessa posizione.
Lui la continua ad afferrare per la vita e per la coscia, e si alza continuando a scoparsela in piedi; poi comincia a camminare verso il letto, dove i due amanti rinnovano i loro piaceri.
Arrivato sul letto Valentina prende il volto di Klaus tra le mani e chiudendo gli occhi avvicina ancora una volta la bocca di lui sul suo seno. La bocca di Klaus è riempita dal seno della mia donna, poi lei prende il volto dell'uomo e lo sposta all’altro seno. Il corpo di Valentina si contorce dal piacere, il volto è incendiato dal piacere.
Poi Klaus fa sdraiare Valentina sul letto le fa allargare le gambe sul suo corpo, la afferra per le cosce e la fotte, la fotte, la fotte, la fotte.
Il viso di Valentina è abbandonato sul letto quasi rassegnato al piacere.
Ma come! diceva che ci avrebbe fatto vedere il film con Traci Lords: che sia una contaballe. Quasi come se mi avesse sentito lo stallone con voce ansimante, ma ferma: “Tesoro vuoi vedere il mio film con Traci Lords?”
” Mmmmmhhh siiiiiii!”
“Ora vado a prenderlo, ci metto un attimo!”
“Cosa?! Sei matto togliermi il tuo cazzone all’improvviso? C’è mio marito no?! Digli dov'è!”
Klaus si volta verso di me “Nel mio giaccone, tasca interna”.
“Senza correre!!” aggiunge Lei” sai tesoro, quel pisciasotto se corre con il cazzo legato rischia di venire!” gli dice accarezzandogli la mano destra.


Il film Hard di Klaus con Traci Lords
Io corro, anzi vado di fretta, a prendere questo Graal. Lo trovo subito: è un DVD. Torno in camera e lo metto nel lettore.
Klaus si sdrai accanto a Valentina baciandola intensamente sulla bocca: lo spettacolo sta per cominciare
Le immagini sono datate, ma chiare, la musica un po’ tremolante, evidentemente riversate da VCR a sua volta da pellicola.
Una giornata di sole, in piscina: Traci Lords è proprio lei, giovanissima, adolescente, bellissima ha un costume rosso con le tette di fuori, le mitiche fantastiche tette di Traci Lords!
Il campo si allarga e appare un bellissimo ragazzo biondo che si alza da terra: appena inquadrato di profilo “KLAUS!! Ma sei proprio tu!” urla Valentina
In effetti il profilo di Klaus è inconfondibile, poi comincia a parlare e la voce è la sua: il tempo passato è evidentemente molto
” Di quand’è Klaus?” chiede mia moglie “1982!”
1982! Pensa o tra me e me, ma se Traci è del 1968, com’è possibile? Klaus soggiunge “ In effetti lei , anzi la madre, aveva falsificato i documenti , in America è facile: risultava avere 18 anni, ma ne aveva….
” Klaus prende i bocca un seno di Valentina lo risucchia in bocca, lo fa uscire lentamente. , aureola.. capezzolo, un attimo di esitazione sul capezzolo e poi appena la bocca è libera “14! 14 anni!”
” Ahh non mi stupisco mica! -esclama Valentina- io la mia prima scopata l’ho fatta pochi giorni dopo il menarca: non avevo neppure 13 anni!”
Titillandole il capezzolo Klaus le chiede” È stato bello?”
“Ohhhhh sìììì, fantastico! Lo feci con un uomo di 50 anni, per l’esattezza mio zio, il fratello di mamma, un uomo splendido! “(e amante della mia moglie di allora, pensai io)
Klaus mentre le accarezza dolcemente la fica “Uhh un incesto!”
"Ma sì certo! Pensa che a 13 anni facevamo sesso io, mia mamma e mio zio! È bello scopare con la propria mamma.
Mamma sai! Lei mi ha insegnato un sacco di cose!” “Ma dai!”
“Ti giuro! Poi fino ai 16 anni mi ha prostituito con un sacco di gente ricchissima! Non che avessimo bisogno di soldi , ma.. mamma diceva che tutte le donne devono fare le puttane: è una grande esperienza! Veri sai! Poi il mio cachet era talmente alto! “. Io trasecolo!!
“Lo credo, ribatte Klaus, una ultraminorenne strafica”.. “E stratroia!” aggiunge Lei ridendo di gusto “Sai, io mi divertivo tantissimo: tutti questi uomini grandi, spesso molto grandi che sbavano per me, erano pronti letteralmente a tutto!”
“Ti senti onnipotente!” ribatte Klaus
“SEI onnipotente!” Risponde Valentina “Ci sono stati molti uomini che si sono letteralmente rovinati per me! Un paio si sono anche suicidati!” soggiunge con l’aria di dire una banalità.!
“Mahhh- sospira Valentina- oddio la mamma si è portata via tutti i soldi che avevo guadagnato quando è scappata con mio cugino Søren, un bellissimo ragazzo, aveva 20 anni meno di lei. Sai, Søren assomigliava molto a te nel film, in effetti lì sembri un danese”
"Beh: un aiutino per imbiondire i capelli!"
Mentre ride Valentina si rende improvvisamente conto che il film intanto era andato avanti e, ovviamente si incazza con me perché non ho fermato, peraltro se lo avessi fatto si sarebbe incazzata ugualmente, per cui...Comunque non finisce neanche l’urlo verso di me che rimetto il DVD dall’inizio.
Mentre Traci accarezza sul petto, Klaus le succhia le poppe che certamente Traci non ritrae. Klaus fa la stessa identica cosa a Valentina che si mette a ridere; anche quando Traci e Klaus si baciano avidamente la bocca, Valentina e Klaus fanno lo stesso.
Traci prende in bocca il cazzo di Klaus e il gioco è ormai molto chiaro: Valentina ripete e con la coda dell’occhio continua a guardare il film.
Cambia scena e Traci è sdraiata e lui stando in ginocchio le alza una gamba e la scopa: naturalmente mia moglie viene sc pata nello stesso medesimo modo: Klaus alza la gamba di Valentina e le bacia il piede mentre continua a possederla; sarò sincero: ho visto altre volte questa posizione in altri film, ma mi sono sempre chiesto come ci si riesca.
Si passa quindi ad una classica pecorina; posso confrontare i “due" cazzi: non ci sono dubbi: è lo stesso cazzone.
Traci, e all’unisono Valentina, si rimette supina e Klaus “le” possiede tenendosi alzato sulle braccia mentre le gambe di ambedue le possedute sono sulle spalle di lui: in questa posizione si vede meglio che in ogni altra posizione il cazzo entrare ed uscire.
Il ritmo aumenta sempre più! Il ritmo aumenta sempre più! Il ritmo aumenta sempre più sempre più!!!
Klaus con la voce rotta “Valentina, se per te va bene io verrei!"
“Ma certo caro te lo meriti!!”
Oltre un’ora di sesso: ed io che mi reputo fortunato di raggiungere venti secondi: sono veramente inadeguato e le Corna mi stanno proprio bene
Le urla dei due salgono all’inverosimile; avvampano di rosso. Ad un certo punto appare un fiotto di sperma uscire dalla fica di Valentina.
“Maritino renditi utile: lecca lo sperma dalla mia fica!”
Arrivo subito e lecco con foga il seme ancora caldo: è una cosa eccitante e disgustosa.
“Inghiotti frocetto, non vorrai sporcare le lenzuola”, eseguo trattenendo a stento i conati di vomito”.
“E adesso pulisci il cazzone di Klaus”: apro la bocca e ingoio il pene di Klaus, spompinandolo energicamente; il ritmo e deciso e completo; dapprima avvolgo con la bocca il pene di Klaus fin dove posso e poi comincio a scorrere le labbra e la lingua fino a titillare la punta del membro; è inutile che lo nego: la cosa mi eccita, quell’enorme cazzone mi piace e mi piace essere lì a ciucciarlo.
Ma non era finita! Sento una nuova eiaculazione arrivare, e una notevole quantità di altro liquido caldo inonda la mia bocca: lo sperma tracima dalla mia bocca
“Tesoro, vado a darmi una sciacquata!”
“Certo cara!” soggiunge Klaus con gli occhi chiusi mentre sposta la mia testa dal suo Fallo.
Valentina si gira e osserva la mia faccia tutta impiastricciata “Devi vedere quanto fa schifo marito mio! Sembri un orinatoio di un bordello turco: vai nella latrina del garage a lavarti! ahh: non hai ancora il permesso di toccarti!”
Raggiungo quel posticino dove sputo, vomito, piango: Ma l’eccitazione raggiunge un limite indescrivibile, forse è seconda solo all’umiliazione e alla frustrazione; un mix spaventosamente attraente: più del viaggio nell’LSD che ho fatto da ragazzo.
Torno su.
Valentina ha indossato la “mezza maglietta”
Le Poppe di mia Moglie sono così sode (e naturali lo garantisco!) che riescono a tener su la maglietta all’altezza dei capezzoli.
Klaus si sta rivestendo: per la prima volta vedo il cazzo di Klaus completamente a riposo: anche così è bellissimo.
Valentina si avvicina a Klaus:” Senti! Veramente ottimo! Per l’età che hai sc pi veramente bene! mentre lo dice scuote la testa facendo volare i capelli. Emette un sospiro e le tette escono fuori dalla mezza maglietta: Klaus le ferra con decisione e dolcezza e le risponde: “Piccola! Con una femmina del genere il testosterone esce anche se non ce l’hai!”
Leda
Valentina ride di gusto. Ma il telefono squilla. Valentina risponde. “Ciauuuu Leda!”.
Leda è una splendida trentottenne, ma ne dimostra almeno dieci di meno. Titolare di una palestra per culturisti e lei è la prima ad avere una cura maniacale del suo corpo per il quale ha un vero e proprio culto pagano. E il risultato indubbiamente c’è, come potete vedere (notate la forma particolare ed eccitante del seno)
È stata una fotomodella specializzata in lingerie e nudo artistico.
Oggi gestisce una palestra nella quale ha organizzato un giro di prostituzioni di livello estremamente elevato: se vuoi una
ragazza dello spettacolo o della televisione vai lì; ovviamente anche Valentina, quando la sfizia e il chachet lo merita, si cede.
La cosa non riguarda solo le donne: i ragazzi della palestra costituiscono l’harem di Leda e sono fittati come Bull e per feste orgiastiche
Leda organizza anche molti festini “per amici”: per lei il sesso non è solo soldi (comunque tantissimi) , è una vera passione!
“Senti Le’ : mi sono fatta Klaus! Senti fantastico : per l’età che ha è favoloso… Sììì, cioè voglio dire Marco.. si chiamava Marco quello di lunedì? anche lui prestazioni favolose, ma dico, 20 anni vorrei vedere! Klaus ha il fascino dell’esperienza … come dire. una classe tutta sua! Non avrà la pancia tesa come un tamburo, ma .. ”
Klaus la guarda con una faccia tra lo stupito e il divertito. “Ma una vera esperienza di sesso vero!”
Valentina al telefono, descrive nei minimi particolari la sua scopata a Leda, fermandosi meticolosamente nella descrizione delle mie umiliazioni.
Valentina è un fiume in piena, e molto probabilmente al di là del filo, Leda ha raggiunto un grande senso di eccitazione. Lo si può notare da come Valentina insiste nel descrivere i minimi particolari, senza essere interrotta.
Io sono in piedi, in paziente attesa di qualche ordine. Vedo lei che pronuncia frasi di fuoco, descrive attentamente gli amplessi che ha vissuto sia davanti a me, sia in camera.
La sento che descrive attentamente i miei sguardi, i miei mugolii, le mie espressioni di sofferenza, mentre mi umiliavano di continuo.


Riattacca il ricevitore, si alza e viene verso di me. Ovviamente sono allo stremo e Lei lo sa.
Io, un giocattolo
Prende il collare ed il guinzaglio sempre attaccato all’attaccapanni in ingresso e si gira verso di me.
Docilmente mi inginocchio e porgo il collo. Una volta fattomi indossare il collare, vi attacca il guinzaglio e con un sorrisetto lo porge a Klaus.
Ovviamente mi metto a cagnolino e lei mi monta sul dorso: “andiamo in camera da letto!”.
Klaus mi porta versa la camera da letto, mentre Valentina mi colpisce il deretano con oggetto, non so quale. Ma faceva male.
Non solo: aveva anche preso la corda che teneva il pene e la usava a mo’ di briglie.
Il climax erotico era più smorzato: ormai Valentina giocava con il suo oggetto. Ridevano e scherzavano. Ma la mia eccitazione, invece era ancora fortissimo.
Arrivati in camera da letto, mi applica nuovamente le pinze ai capezzoli , vi applica dei pesi e mi ordina di r fare il letto. Lo sa che ogni volta che mi alzavo e mi abbassavo a sistemare le lenzuola i pesi mi avrebbero inflitto un indescrivibile dolore.
E Lei:” Allora! vogliamo sbrigarci!” e giù una st filata” “Guarda lì una grinza!” E giù un’altra st filata!
Dopo un numero che non rammento di st filate e di su e giù con le pinze il letto è fatto. Per meglio dire: era pronto da tempo, ma ora Valentina si era st fata.
Mi toglie le pinze e la corda ai genitali: Pietà? Macché: sotto gli occhi e le risate di Klaus, mi lega i miei polsi alle cosce: così non potrò masturbarmi, anzi mi lega al letto mi sia impossibile girarmi supino per masturbarmi contro il pavimento.
Klaus si gira verso di me e rivolgendomi la parola per la prima volta, con tono compassionevole:” Che razza di vita di Merda! Mi fai veramente pena!” Lo guardo, inghiotto e la mia invidia … No! Quale invidia, questa è la mia posizione nel mondo. O almeno in casa!
Klaus si gira verso Valentina: “Cara , io vado, inutile dire che è stato splendido Grazie!”
“Non lo dire neanche Tesoro!” Lo abbraccia e puntandosi sui piedi su alza per baciarlo. Un bacio interminabile.
"Ahh, Domani sera Leda ci aspetta nella sua palestra. Tutti e tre. Ti accompagno." Teneramente lo accompagna verso la porta.
Ora, cari lettori, potete avere la vostra eiaculazione. Voi!

Per commenti puoi scrivere a Klaus [email protected]
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